Il Long Playing
E’ il supporto più diffuso per la riproduzione del suono e in particolare della musica; da oltre 40 anni, con alti e bassi, è l'unico strumento disponibile per riprodurre registrazioni sonore, mai scomparso veramente.
Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, il materiale principale usato per produrre i dischi è la gommalacca, derivante dalle secrezioni di un particolare insetto. Seguono anni di sperimentazioni con diverse materie prime, finché nel 1931 la RCA Victor introduce il vinile (pvc e polivinilacetato), un materiale plastico resistente e leggero, ma ancora troppo costoso da utilizzare. Nel 1948 la Columbia Records presenta il "long playing" (LP) come lo conosciamo oggi. Su ogni lato è inciso un solco a forma di spirale che replica in modo microscopico le vibrazioni sonore da riprodurre.
Negli anni '90, la maggior parte delle principali etichette introduce il CD e decide di interrompere la produzione di dischi in vinile che continuano ad essere apprezzati in mercati di nicchia.
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